CALMA PIATTA

Una pancia in forma è causa-effetto della salute di corpo e mente.
Come raggiungere l’obiettivo con una corretta alimentazione e una respirazione adeguata

Viene definito il secondo cervello, perché risponde a stimoli interni ed esterni. È l’addome, sede di emozioni consce e inconsce. Dotato, quasi, di un’intelligenza autonoma, il centro del corpo comunica con noi attraverso segnali precisi. Gonfiori, nausee, costipazioni o dissenterie sono solo alcune delle manifestazioni che la pancia utilizza per costringerci a prestarle l’attenzione che merita. «L’addome», spiega il dottor Corrado D’Agostini, medico psichiatra esperto di disturbi alimentari, «è il luogo in cui si scaricano le emozioni inconsapevoli. Vengono somatizzati cioè tutti i disturbi legati a stress, ansia e depressione. Le conseguenze? Stitichezza, aerofagia, intolleranze». Se nonostante la dieta o un’attività sportiva intensa il gonfiore persiste, la colpa potrebbe essere della tensione nervosa. «È necessario diventare consapevoli del nostro disagio», continua l’esperto. «Se il dolore persiste, occorre parlarne sia con il medico di base, sia con uno psicoterapeuta». In questi casi, la comunicazione è il primo passo per liberarci dal peso che chiude lo stomaco.

La salute vien mangiando
Se il fattore emotivo gioca un ruolo importante nel mal funzionamento dell’apparato digestivo e intestinale, quasi sicuramente si avranno effetti anche sul primo cervello. Il primo passo è la scelta di un’alimentazione sana. «Nutrirsi», avverte D’Agostini, «è un gesto primitivo, carico di simboli, e come tale rispecchia il nostro stato d’animo o il modo in cui pensiamo. Una dieta completa si ripercuote positivamente sul nostro equilibrio psicologico». Una pancia forte e in buona salute è una sicurezza contro alcune malattie. Differenti studi hanno rilevato che l’addome produce circa l’85% delle cellule immunitarie che ci proteggono da batteri e virus. Tale scudo è più potente se la nostra alimentazione è corretta. L’osteopata e dietologo Pierre Pallardy sottolinea come dalla scelta del cibo dipende non soltanto l’equilibrio fisico, ma anche la nostra attività mentale e il comportamento. Anche a tavola, quindi, bisogna puntare all’armonia tra i due cervelli attraverso l’assunzione equilibrata di frutta, verdura, pasta, pane e riso (meglio se integrali), proteine (legumi, pesce, carne, latticini), grassi buoni.

Una boccata d’aria
Il lavoro, la frenesia tipica dei ritmi contemporanei e gli impegni quotidiani sono una minaccia costante alla tranquillità interiore e alla bellezza esteriore. La precarietà, anche economica, e i piccoli conflitti relazionali si riflettono sul respiro che si blocca, diventa corto e coinvolge solo la parte alta del corpo. Una respirazione rilassata e lenta, invece, è indispensabile: la pancia senza un apporto corretto di ossigeno deperisce e anche la mente si offusca. La digestione diventa difficoltosa e l’intestino capriccioso. Nei casi più gravi, inoltre, la mancanza d’aria si trasforma in stanchezza cronica e insonnia. Pierre Palladry suggerisce una respirazione addominale, da praticare anche più volte durante la giornata. Il metodo è semplice: si appoggiano le mani sul ventre e sul petto, poi s’inspira lentamente dal naso cercando di gonfiare la pancia e si espira svuotando prima il ventre e poi il petto. Quando l’espirazione è finita si contrae la pancia, assorbendo l’ombelico verso la colonna vertebrale. E poi si rilascia e si ricomincia da capo.

La danza del ventre

Per liberare le tensioni accumulate nella zona dell’addome può essere utile anche un corso di danza del ventre. «I benefici», spiega Jamila Zaki, insegnante di danze orientali, «si riflettono nella distensione di tutta la zona addominale, nell’allungamento muscolare, nel massaggio interno degli organi grazie al tipo di respirazione. Non solo: questa danza regala alle donne maggiore consapevolezza della propria femminilità».