Finalmente l’estate è tornata: il sole, la spiaggia e, soprattutto, il mare. Quanto è bello tuffarsi nelle sue onde blu o rilassarsi con un materassino sull’acqua cristallina?! Ma perché questi piaceri restino tali nel tempo, dobbiamo tutti prendercene cura. L’inquinamento marittimo mette in pericolo non solo le nostre acque ma anche la fauna che le abita.
Ecco allora qualche facile accorgimento che tutti possiamo avere a casa nostra e quando siamo in spiaggia per fare la nostra parte e proteggere le nostre acque.
A CASA
Riciclare correttamente la plastica
Gran parte dei rifiuti di plastica finisce infine negli oceani e ci vogliono almeno 450 anni perché una bottiglia, ad esempio, si degradi! Nel frattempo, i danni per l’ambiente sono incalcolabili.
Sostituire i sacchetti di plastica monouso con borse in tessuto riutilizzabili
Studi recenti stimano che ogni anno vengano gettate in mare circa 8,8 milioni di tonnellate di plastica! A casa e in spiaggia, stiamo più attenti possibile quando scegliamo a che materiale affidarci.
IN SPIAGGIA
Usare creme solari con prodotti naturali
Tantissime protezioni solari ad alta protezione sono composte con elementi chimici che si disciolgono in acqua e danneggiano l'ecosistema marino.
Fumi? Responsabilmente!
Una sola cicca di sigaretta può inquinare un metro quadrato di mare. Getta sempre i mozziconi in un apposito portacenere, anche di quelli portatili, e sempre attenti all’accendino, che se viene dimenticato in spiaggia può danneggiarla per anni. Se hai il vizio del fumo, non prendere anche quello dell’inquinamento!
A TAVOLA
Anche per i prodotti della nostra tavola, ci sono delle semplici mosse che ti aiutano a scoprire quando il mare e i suoi abitanti sono stati rispettati.
Scegli il tonno Dolphin Safe, come quello Selex
La pesca del tonno ha molti rischi per la vita dei delfini: così gli USA hanno creato l’etichetta Dolphin Safe per distinguere i tonni che vengono pescati senza che i mammiferi marini siano messi a repentaglio!
Quando compri pesce cerca la dicitura “pescato a canna”
Il rapporto uno-a-uno, che distingue la pesca a canna da quella industriale, non permette la cattura di quantità enormi di pesci, spesso accessorie e non indispensabili!