Coltivare il Nasturzio

Pianta dalle molte virtù, germina senza difficoltà in vaso o in piena terra. Ideale per tenere a bada le erbe indesiderate
 

Il nasturzio è una pianta dalle molte virtù, facilissima da coltivare a partire dal seme: messo direttamente nel terriccio di un vaso oppure in piena terra, germina senza difficoltà. Non solo: è utilissima nella difesa biologica, perché in grado di attrarre e distrarre gli afidi in modo sorprendente (e così le altre piante ne sono risparmiate) e inoltre i suoi fiori attirano gli insetti impollinatori, così da favorire la moltiplicazione delle specie. Infine, il suo portamento strisciante ne fa un'ottima tappezzante, ideale per tenere a bada la crescita delle erbe indesiderate!

Da mangiare… non solo con gli occhi!
Il nasturzio fu importato in Europa nel 1580 dal Perù dai conquistadores olandesi. Coltivato dapprima nei giardini dei monasteri, fu apprezzato come pianta aromatica e officinale e solo in seguito come ornamentale. È una pianta edule di cui si possono consumare fiori, foglie, boccioli e semi, è ricca di vitamina C e le sue foglie sono utilizzate per disinfettare le ferite per le loro proprietà antibiotiche, antimicrobiche, antimicotiche. Non abbiate paura a prelevare fiori e foglie per arricchire le vostre misticanze o per realizzare decorazioni floreali, in quanto il ricambio è generoso e costante. La fioritura si protrae per tutta l'estate a partire dal mese di marzo e si fa notare per le vivaci tonalità di giallo, arancione o rosso. Se preferite le tinte più tenui e rosate, optate per la varietà Tropaeolum majus 'Purple Emperor'.

Consigli per la semina
Difficile trovare in commercio la pianta adulta, se volete coltivare il Tropaeolum majus (questo il nome latino del nasturzio) cercatene i semi e affidateli alla terra quando la temperatura minima è di almeno 16°. Dopo averli immersi in un bicchiere di camomilla fredda (ha proprietà emollienti e disinfettanti) per tutta la notte per ammorbidirli e favorire così la germinazione, seminateli in un terriccio universale di buona qualità a una profondità di 1,5-2 centimetri. Mantenete umido il substrato e ponete il vaso in ombra leggera: in poco tempo nascerà una piantina che, raggiunti i 10 cm di altezza, potrete spostare in pieno sole.
A partire dal mese di giugno/luglio inizieranno a cadere i semi giunti a maturazione, raccogliete quelli prodotti dai fiori più belli, lasciateli seccare in un contenitore aperto posto in luogo fresco e al riparo dalla luce. Potranno tornare
utili il prossimo anno!
Coltivate il nasturzio in vasi sospesi, anche appoggiati a un tavolino o al balcone, per accompagnare il suo portamento ricadente. Questa pianta richiede luoghi assolati e non gradisce di essere strapazzata dai venti, perché il gambo principale è morbido e a rischio di facili rotture. Dovesse rompersi, potete sempre fare una talea: inserite la parte inferiore del ramo, per almeno 8 centimetri, direttamente a dimora nel terreno; assicurando
la giusta umidità, dopo circa una settimana appariranno le prime radici.

 

BOCCIOLI SOTT'ACETO

Le foglie e i fiori del nasturzio possono essere mangiati in insalata. E i boccioli? Provateli come se fossero capperi!
Raccogliete al mattino presto i fiori di nasturzio ancora in boccio e perfettamente chiusi, trasferiteli in una terrina e cospargeteli di sale grosso, lasciandoli così per 24 ore.
Quindi rimuovete il sale sciacquandoli con l'aceto. Inseriteli in vasetti di vetro puliti e asciutti, aggiungendo a piacere rametti di dragoncello e grani di pepe. Coprite ora con altro aceto, premendo leggermente per fare uscire tutta l'aria. Ripetete questa operazione un paio di volte, quindi chiudete.
I boccioli di nasturzio conservati nell'aceto si utilizzano nelle insalate in sostituzione dei capperi. A tale scopo potete utilizzare anche i semi, che si preparano all’incirca allo stesso modo. Andranno però bolliti al passaggio con l'aceto per ammorbidirli: fate raffreddare prima di chiuderli nel vasetto di vetro e consumateli dopo un mese dalla preparazione (si conserveranno per 6 mesi). A piacere, potete unire una foglia di alloro, due grani di pepe o del dragoncello.